L’arte del sushi, il viaggio foodie intorno al piatto più chiacchierato del momento

Odiato o amato, il sushi è il piatto-cult del momento. Ogni decennio ha sempre avuto un suo simbolo, un oggetto e/o stile che lo identificasse immediatamente: dalle polaroid, ai Ray Ban Aviator, fino ai cibi-trend che ci riportano immediatamente indietro nel tempo. Dal cocktail di scampi anni ’70, alle penne alla vodka anni ’80, fino all’esotica paella anni ’90 per arrivare ai giorni nostri con l’indiscussa polpettina di riso made in Japan.

Negli ultimi anni è esplosa una vera e propria sushi mania e per districarsi (districarmi) tra nigiri, temaki-zushi e sashimi ho deciso di scoprirne un po’ di più con la guida L’arte del sushi,  edito da Gribaudo e trovato quasi per caso grazie ad un articolo di qualche mese fa su D.Repubblica.it.

Lo ammetto subito: l’amore per il sushi non è stato un colpo di fulmine, anzi ci è voluto un bel po’ di tempo, diversi assaggi e combinazioni prima di innamorarmi davvero di questo gusto così diverso. Definire il sushi solamente un piatto è, in effetti, decisamente riduttivo: nelle pagine curate da Stefania Viti c’è la storia, la cultura, gli aneddoti, le diverse interpretazioni di quello che potremmo definire un vero e proprio fenomeno socio-culturale.

Lo definiscono un fenomeno e non semplicemente un piatto, perché effettivamente la sua diffusione capillare, le sue rivisitazioni, il suo codice e linguaggio, e per finire anche la sua malattia (mal di sushi o sindrome sgombroide) hanno modificato e continuano a farlo le nostre abitudini di consumo. E questo non è necessariamente un male, anzi! Ogni timida scoperta di una cultura diversa, ogni contatto con tradizioni culinarie differenti dalla nostra rappresenta un passo molto importante nella vera glocalizzazione.

L’arte del sushi è più di una semplice raccolta di saggi di Pio D’Emilia, Miciyo Yamada, Niccolò Geri, Davide Oltolini, Stefano Carrer, Associazione Culturale Giappone in Italia, Paola Scrolavezza, Graziana Canova Tura. Oltre l’intervista a Minoru “Shiro” Hirazawa, il volume curato da Stefania Viti è viaggio storico, culturale, culinario con molti contributi, bellissime illustrazioni  e schede di approfondimento su argomenti interessati ma ancora poco noti, come l’ Umami (il quinto gusto) e il Wakasa-nuri, l’antica tecnica della laccatura degli hashi, le bacchette per il cibo, tipica della città di Obama.

Sicuramente leggerlo tutto d’un fiato non è il modo migliore per gustarsi questo tour gastronomico: assaporatelo poco per volta, esattamente con la stesa frequenza con cui mangereste del sashimi e senza che vi venga la nausea scoprirete tutte le curiosità, la storia, le credenze e tradizioni legate al piatto più di moda del momento. E al prossimo sushi con gli amici farete anche un figurone!